MANIFESTO DEL DE STIJL
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1) Ci sono due concezioni del mondo: una antica e una nuova. L’antica tende verso l’individualismo. La nuova, verso l’universale. La lotta tra individualismo e universale si registra sia nella guerra mondiale che nell’arte della nostra epoca. 2) La guerra distrugge il vecchio mondo con il suo contenuto: il dominio individuale, comunque inteso. 3) L’arte nuova ha messo in evidenza il contenuto della nuova concezione del mondo: l’universale e l’individuale in uguali proporzioni. 4) La nuova concezione del mondo è pronta a realizzarsi in tutto, anche nella vita. 5) Le tradizioni, i dogmi e le prerogative dell’individualismo (il naturale) si oppongono a questa realizzazione. 6) Lo scopo della rivista “De Stijl” è di fare appello a tutti coloro che credono nella riforma artistica e culturale per annientare ciò che ne ostacola lo sviluppo, come i suoi collaboratori hanno fatto nella nuova arte plastica sopprimendo la forma naturale che contrasta un’autentica espressione d’arte, esito di ogni conoscenza artistica. 7) Gli artisti d’oggi hanno preso parte alla guerra mondiale nel campo spirituale, spinti dalla stessa coscienza, contro le prerogative dell’individualismo: il capriccio. Essi solidarizzano con tutti coloro che combattono spiritualmente o materialmente per la formazione di un’unità internazionale nella vita, nell’arte, nella cultura. 8) L’organo De Stijl, fondato a questo scopo, fa ogni sforzo per porre in luce la nuova idea della vita.
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