Francesca Ancona

Francesca Ancona è nata a Bitonto (Bari)  nel 1966 , dove vive ed opera  . Pittrice , ha studiato al liceo Artistico coi maestri Ugo Martiradonna , Mario Piergiovanni , Leonardo De Santis e Antonio Laurelli . Ben presto però abbandona i canoni classici della figura umana avviandosi in un percorso tutto personale e altamente  rappresentativo . Le sue figure femminili sono esempi di grande simbolismo e profondità spirituale .  Ha partecipato a concorsi e rassegne d'arte aggiudicandosi in molti casi premi e riconoscimenti . Ha tenuto diverse mostre personali (ricordiamo la sua prima  antologica presso il Cerchio Quadrato di Bari Santo Spirito nel 1999 dove riscosse un eccezionale successo di pubblico e di critica) ; le sue opere si trovano in tantissime collezioni private. 

 

"Nell'ambito dei pittori che non vantano una fama consolidata e la cui cifra stilistica è ancora incerta , capita di essere interpellati per un giudizio o per un parere . Quasi sempre questo pone incresciosi problemi di opportunità : le opere che ti vengono mostrate sono spesso mero esercizio ; tentativi che manifestano sforzi (a volte anche apprezzabili) di elaborazione tecnica ; testimonianze , più o meno riuscite , di artigianato pittorico . Ma non sono arte .

Così non è per le opere di Francesca Ancona , la quale , sicuramente , è un'artista vera . Lo è perchè la sua pittura è la sua anima , al di là degli esiti sul piano tecnico (in questo senso la sua ricerca è in divenire); perchè i suoi quadri sono l'espressione prima e costante della sua vita , talchè la sua vita è nella sua pittura ed è la sua pittura . Per cui possiamo dire che , nel suo caso , autenticità e profondità spirituale sottendono l'atto creativo del dipingere ; in una parola , possiamo parlare di arte e non di artigianato. E quanto allo stile , ebbene sin dagli esordi pittorici Francesca Ancona ha mostrato una singolare riconoscibilità nei suoi dipinti , sì che le sue opere sono apparse , da subito , tipiche e coerenti .

Diplomatasi al Liceo artistico , ha appreso la lezione dei maestri quali Ugo Martiradonna , Mario Piergiovanni , Leonardo De Santis e , soprattutto Antonio Laurelli . Ha poi frequentato un laboratorio di restauro .

Nel '90 dopo essersi affinata particolarmente nel disegno , scopre la vocazione pittorica e , con questa , la sua dimestichezza con la figura umana (tema che , a tutt'oggi , resterà precipuo nella sua produzione). In particolare la figura femminile : donne sole ; in coppia ("Le due amiche" , "Mamma e figlia") ; o anche "Intrecci di donna". Rarissima la figura maschile che , quando c'è , al più fa capolino in secondo piano , sempre dietro la donna . Pittura introspettiva e psicologica : in ognuno dei quadri di Francesca Ancona , cè come la resa immediata di un sentimento (è pittura di getto , di esecuzione veloce); sono appunti di vita che , , assieme , fanno come il diario personale dell'artista . C'è l'istinto e la passionalità e c'è una delicatezza oltremodo femminile . E rilevandone i molteplici segni simbolici , potremmo parlare , piuttosto che di pittura dei "doppi sensi" , di pittura della "doppia sensualità" ; ovvero , permutando i termini , della sensualità doppia , cioè consistente e tuttavia elegante . Eleganza che nasce dalla spontaneità del tratto e da una mano che rende , naturaliter , tutta la plastica morbidezza delle figure .

Una pittura , quindi , sobria e che a tratti rivela una naiveté quasi infantile ma che - si badi bene - deriva da un approfondito studio di base : ogni opera , seppure immediata , risponde a codici ben precisi e ha le sue "architetture" tanto sul piano formale quanto su quello cromatico , studiate dall'Artista in sede di bozzetto preparatorio . Spesso le figure o la scena vengono racchiuse entro cornici compositive che , a seconda della interpretazione , possono apparire ora come una sorta di gabbia che imprigiona , ora una difesa atta a preservare ciò che è raffigurato all'interno . Il tutto armonicamente equilibrato proprio come - a voler cercare riferimenti in nomi altisonanti - possono dirsi le elaborazioni di un Modigliani o di un Matisse . Artisti per i quali , com'è noto , ciò che contava era la resa figurativa e non la precisione del ritratto o le proporzioni scientifiche dell'anatomia . Opera - per citare altri riferimenti prediletti dalla nostra Artista ma non emulati - pensiamo , nel più ristretto ambito dell'arte al femminile , a quella della polacca Tamara De Lampicka o della messicana Frida Kahlo , due donne segnate , seppure in maniera diversa , da vite oltremodo convulse . Della produzione di Francesca ancona e , in particolare quella degli ultimi tre anni , una significativa antologica è ospitata dal 29 maggio presso il Cerchio Quadrato di Bari Santo Spirito ."

Emanuele Cazzolla - giornalista e critico d'arte in Bari  , 1999
 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento:  21-10-22