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In
varietate concordia
A Lecce l’arte contemporanea emergente trova casa accogliente in
linea, un affascinante spazio in via D'Annunzio 77 che punta
alla produzione, formazione e ricerca sui linguaggi e le
pratiche del contemporaneo, diretto da Alice Caracciolo.
Attraverso un programma pubblico di mostre, live performance e
incontri, da linea si indagano pratiche e linguaggi della
ricerca artistica più attuale con l’obiettivo di creare uno
scambio fertile tra artisti, curatori e pubblico, dare occasione
di crescita e confronto ai giovani artisti, orientare a nuovi
sbocchi formativi e professionali.
L’artista ospite nel mese di marzo è Nicola Guastamacchia;
l’opening, venerdì 4 marzo dalle 19,00 negli spazi di linea in
via D'Annunzio 77 a Lecce, rivelerà al pubblico l’opera site
specific a cui l’artista lavora da tempo: “In varietate
concordia”. La ricerca di Guastamacchia si confronta con
tematiche politiche e sociali con un focus sulla mappatura dei
confini e l’uso critico del testo.
Al pari di motti e bandiere, gli inni nazionali sono strumenti
ideologici e demagogici, capaci di cementare musicalmente una
comunità e divenire simbolo condiviso di appartenenza.
Disciplinato giuridicamente e difeso dalla legge, l’inno è la
traduzione in musica e poesia del progetto dello Stato moderno.
Ha uno status diverso da qualsiasi altra melodia e va suonato
con solennità e senza interferenze; da solo o, al più, prima di
un inno straniero in segno di alleanza. In contraddizione con
questa prassi, In varietate concordia propone la lettura
congiunta dei testi e degli spartiti degli inni degli stati
membri dell’Unione Europea per guardare al rapporto tra le
geografie culturali da questi espresse e le dinamiche
transnazionali del nostro presente. La locuzione latina che dà
il titolo alla mostra coincide con il motto ufficiale
dell’Unione, scelto per enfatizzare il multiculturalismo
caratterizzante il progetto comunitario ma puntualmente
contraddetto dall’asincronia politica dei diversi stati.
Il dialogo tra artisti emergenti, con cadenza mensile, fino alla
primavera, si realizza con una serie di mostre personali
intervallate da un “appunto”: ogni mese dunque c’è una mostra
dedicata alla ricerca di un artista emergente e la stessa mostra
ospita poi un “appunto”, cioè un contributo esterno fornito da
una personalità invitata a realizzare un’opera site-specific,
elaborata riflettendo sugli elementi già presenti. Il fine è
lasciare aperta la possibilità che altri artisti reinterpretino,
ripristinino o persino capovolgano il materiale esposto,
schiudendo nuove prospettive ed un dialogo sempre più aperto.
Nicola Guastamacchia (Bari, 1990) ha conseguito una Laurea
magistrale in Giurisprudenza, il Master in Arte Moderna e
Contemporanea dell’Università di Glasgow e il Master in Belle
Arti di Kingston School of Art, Londra. Exhibitons Manager
presso la galleria Richard Saltoun di Londra dal 2018 al 2021,
Nicola è parte del team curatoriale della residenza d’arte
In-ruins in Calabria e gestisce il project space barese VOGA con
Flavia Trito e Bianca Buccioli. Nel 2020 è tra i selezionati del
premio MiBACT “Cantica21”. Nel 2021 è tra i finalisti del
concorso “Un’Opera per il Castello” del Museo del ‘900 a Napoli.
Ingresso libero su prenotazione, con mascherina Ffp2 e riservato
ai soci, (o che potranno tesserarsi in sede.) Per partecipare
agli eventi di linea basta prenotare e chiedere info tramite
indirizzo mail direzione@lineaproject.com o allo 329.2740837
Orari: da lunedì a giovedì 16:30 – 19:30; venerdì/sabato su
appuntamento.
Sito: www.lineaproject.com /
Facebook: https://www.facebook.com/linea.artspace
Instagram: https://www.instagram.com/linea.project/
Mail: direzione@lineaproject.co
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Leonardo da Vinci
Trattato della Pittura
Precetti del pittore
"Se tu, pittore, t'ingegnerai di piacere ai primi pittori, tu farai bene
la tua pittura, perché sol quelli sono che con verità ti potran
sindacare. Ma se tu vorrai piacere a quelli che non son maestri, le tue
pitture avranno pochi scorti, e poco rilievo, o movimento pronto, e per
questo mancherai in quella parte di che la pittura è tenuta arte
eccellente, cioè del far rilevare quel ch'è nulla in rilievo. E qui il
pittore avanza lo scultore, il quale non dà maraviglia di sé in tale
rilievo, essendo fatto dalla natura quel che il pittore con la sua arte
si acquista."
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