Pippo Oriani - Maschere ballerine menestrelli
Nelle sale del Castello normanno svevo di Bari si sta tenendola mostra " Pippo Oriani. Maschere ballerine menestrelli" a cura di Mariastella Margozzi, Direttore del Polo museale della Puglia e del Castello, e di Gabriele Oriani, figlio dell’artista, uno dei leader del movimento futurista torinese.
La mostra, che sarà visitabile
fino al 20 maggio, presenta una selezione di opere
significative dell’attività di Pippo Oriani, dagli
esordi e fino all’inizio degli anni Settanta,
dedicando particolare attenzione al tema delle
maschere e della Commedia dell’Arte che tanto
influenzò la fantasia creatrice dell’artista.
Prolifico pittore, architetto, arredatore ed editore
italiano, Pippo Oriani si inserisce all’interno
della temperie artistica del primo Novecento in
maniera del tutto personale e peculiare, definendo
un percorso che si configura fin dagli esordi come
espressione della volontà di immergersi nel vivo
della modernità, intesa come ricerca estetica
rinnovata nei modi e nelle tecniche e tesa ad
indirizzare in maniera globale il gusto della
società italiana dell’epoca. La sua continua
sperimentazione testimoniata dalla grande creatività
espressa in molteplici ambiti, non esclusa la
cinematografia, fa di lui un pioniere in ogni campo,
in linea con l’idea futurista di voler cambiare lo
stile di vita in tutti i suoi aspetti.
Entusiasta, divertito e divertente, di profonda
cultura e frequentatore assiduo della Parigi degli
anni Trenta, Oriani è una delle personalità che ha
contribuito all’europeizzazione dell’arte italiana
nella prima metà del Novecento. Braque, Picasso e
Leger sono i riferimenti stilistici di Oriani in
quegli anni di formazione e nelle opere di questi
artisti la fantasia indomita di Oriani scruta gli
elementi a cui rifarsi, le situazioni compositive da
riproporre, i temi e le iconografie.
Le tipologie delle maschere, dei menestrelli e dei
clown presentate in questa sede suonano, danzano,
recitano, studiano la parte. Quello di Oriani è un
universo dove la coscienza si perde tra i riquadri
colorati degli arlecchini e le bianche vesti dei
Pulcinella che si stagliano come nuvole e gonfie
vele nel vortice dei piani colorati e decorati.
Tutte le opere in mostra fanno parte della
Fondazione Pippo Oriani.
Per tutta la durata della mostra sarà proiettato
l’unica parte superstite del film Vitesse, girato da
Oriani nel 1933 e riscoperto da Mario Verdone e da
Gabriele Oriani, importante testimonianza della
partecipazione italiana alla cinematografia
d’avanguardia europea degli anni Trenta.
Il #castellosvevodibari vi aspetta tutti i giorni,
tranne il martedì, dalle 8.30 alle 18.30
_________________________________________________________________________________________________________________________
Elaborati artistici di L. Basile