Nato a Milano nel 1898,
Gino Ghiringhelli fu allievo di Ambrogio Alciati e
Cesare Tallone a Brera. In un primo momento inclinò verso la
pittura Novecento, vincendo nel '27 il premio Principe
Umberto ed esponendo alle Biennali di Venezia del '28 e del '30.
Nel 1933 si volse alla pittura astratta: essa denota, come afferma
Paolo Fossati, una chiara componente metafisica " nello
sdoppiamento di talune parti del quadro, come si procedesse a eco",
come " oggetto e ombra che si inseguono in uno spazio
infinitamente ripetibile" (sempre Fossati).
Nel 1934 fu, insieme a Reggiani e
Bogliardi,
il firmatario della Dichiarazione degli espositori; nel '35
espose alla Prima Mostra Collettiva di Arte Astratta Italiana,
nello studio di Casorati e di Paolucci a Torino, ed
alla seconda Quadriennale romana.
Nel 1936 interruppe l'attività di pittorica per dedicarsi
esclusivamente alla Galleria del Milione, che aveva aperto a
Milano nel novembre del 1930, insieme ai fratelli Livio e Peppino, e
che ebbe nei primi anni come direttore artistico Edoardo Persico.
Morì a San Vito di Bellagio il 19 agosto del 1964.
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Ultimo
aggiornamento:
30-01-22
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