Principale
obiettivo di questa giornata è farsi conoscere, attirare
l'attenzione su una realtà che seppur coi suoi limiti ha una
importanza, un ruolo e una propria specificità nel territorio in cui
dimora. Si mira a cogliere l'attenzione delle istituzioni, di coloro
che vivono il territorio e, naturalmente, ad attrarre nuovi
visitatori (linfa vitale per grandi, medi e ovviamente per piccoli
musei).
La giornata prevede porte aperte e ingresso gratuito ma anche un
gesto di accoglienza che intende esprimere la cultura del piccolo
museo e la sua identità.
Più precisamente ogni museo si caratterizzerà con un dono (non un
gadget) che potrà essere una piccola busta con qualche seme di fiori
o di piante antiche del territorio, un evento particolare, una
pubblicazione, un racconto, un gesto che spieghi la passione che ha
dato vita a al museo, e che ne permette l’apertura nonostante le
difficoltà.
Col 'dono' gli organizzatori della giornata intendono evidenziare
che nei piccoli musei la prima risorsa sono le persone, chi ci
lavora, chi cura le collezioni, chi ha aperto il museo, chi lo
visita, i residenti che si identificano con il museo o che
collaborano.
Ad oggi molte sono le adesioni, fra le quali (leggo) il museo della
Bambola e del giocattolo Quirino Cristiani a Santa Giuletta nell'Oltrepò
Pavese e quello della Tonnara di Stintino in Sardegna, quello
dell'Ape, del Bottone e del Peperoncino...
Se rappresenti un piccolo museo e vuoi aderire alla Prima
Giornata Nazionale dei Piccoli Musei visita il sito
dell'associazione:
www.piccolimusei.com
(fonte)
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