"Movimenti Artistico-Culturali in terra di Bari 1950-2000" è il titolo del volume (Edizioni dal Sud) curato da Saverio Monno, con una prefazione di Giandomenico Amendola e saggi di vari autori (Lia De Venere, Geppi De Liso, Michele Lastilla, Ilaria Carella, Nicola Signorile, Daniele Trevisi ed Enzo Velati) che si sono confrontati con le varie sfere del mondo della creatività, della progettazione architettonica e dell’organizzazione culturale tout court accaduti a Bari nell'ultimo cinquantennio del ventesimo secolo. |
Dal titolo del volume, che è stato presentato lo scorso venerdì 4 maggio nella Sala Lauree della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Bari (piazza Cesare Battisti, I), si evince da subito la pluralità dei contenuti del libro che, oltre ai saggi sui singoli aspetti, riporta una serie (circa 250 nomi) di brevi profili biografici di agile lettura dedicati ad artisti, architetti, grafici, pubblicitari, designer e fotografi che completano così un panorama affatto complesso.
Dai contributi di Lia De Venere, Geppi De Liso, Michele Lastilla, Ilaria Carella, Nicola Signorile, Daniele Trevisi ed Enzo Velati trapela il carattere di una città ricca di importanti sollecitazioni che hanno investito i tanti aspetti della cultura contemporanea. Del resto il volume, come suggerisce lo stesso Monno, «è una specie di ricerca del genius loci nel dna dei baresi e della capacità delle istituzioni e dei privati di darsi da fare, pur nelle contraddizioni di uno sviluppo che nel rispondere alle sfide del progresso spesso si è trovata a doversi rinchiudere in localismi e incidenti di percorso che ne hanno appannato l’attualità ma che possono e devono essere la risorsa per un futuro con nuovi protagonisti che è già cominciato». Una considerazione questa densa di molteplici significati in un periodo di grandi dibattiti (accesi ??!!) sul futuro della programmazione culturale, legata in particolare all’ arte contemporanea, che stanno investendo con attenzione la città di Bari.
Dai brevi saggi si evince con determinazione quell' “eccellenza” che caratterizza Bari, in particolare sul fronte delle arti visive contemporanee e, a tal proposito, il saggio di Lia De Venere è una conferma di una vitalità incontestabile. L’autrice, nel sintetizzare le vicende artistiche degli ultimi cinquant’anni, ha difatti mappato le fondamentali tappe – partendo naturalmente dal “Maggio di Bari” – soffermandosi in particolare sulle mostre ospitate negli spazi pubblici cittadini, senza però omettere i nomi storici del mondo privato, innanzitutto Marilena Bonomo, direttrice dell’omonima galleria. Tra momenti di grande fervore e periodi di attenzione discontinua verso le attività culturali, emergono protagonisti indiscussi del panorama cittadino e meridionale, in particolare gli artisti, i cui profili sono stati, come predetto, tratteggiati in appendice.
|