"La notte di Mattia", l'ultimo libro di
Emmanuelle De Villepin, illustrato da Neige De Benedetti. Una storia di fate, streghe, folletti, scritta quando l’autrice aveva sedici anni e riscoperta a distanza di molto tempo, grazie ad illustrazioni che hanno saputo interpretare nel profondo lo spirito del racconto.
"La notte di Mattia, una fiaba color lilla
Una favola antica che si tinge di lilla ogni volta che si parla d' amore. E' La notte di Mattia, terzo libro di Emmanuelle de Villepin (gli altri due sono romanzi: Tempo di fuga e La ragazza che non voleva morire ), illustrato dalle foto della figlia, Neige De Benedetti (Skira, pagg.80, euro 24). E' una storia di fate che si chiamano Avvenire, Malinconia, Saggezza ma anche Angoscia; è una ballata senza tempo che ha la cupezza dei romantici e la leggerezza delle filastrocche, dove i folletti si nutrono di fragole e la magia si nasconde nel buio del bosco. E' l'allegoria di un lutto, quello della morte di un fratello giovane ma è anche il racconto di un sentimento che dura solo una notte di luna e che rovescia il gioco mitologico del dio che scompare. Qui a sparire è Mattia, troppo umano, bello e tormentato per amare la fata Natura, "bruciato" da una passione che si trasformerà in ricerca e ricordo. Una trama - scritta quando l'autrice era una sedicenne, rimasta chiusa in un cassetto - che si rifà al mondo classico, come le immagini che sembrano scorrere dentro una lanterna magica e illuminano bambole di porcellana, Pierrot, gnomi, Arlecchini che dalla favola del principe "Schiaccianoci" musicata da Cajkowskij, sembrano essersi smarriti nella foresta." (di
Alessandra Rota)
Dalla pagina culturale di Repubblica
Da Adnkronos
Roma, 15 dic. (Adnkronos) - "Già ci volevamo bene moltissimo, dopo questo libro ce ne vogliamo ancora di più". Parola di Emmanuelle De Villepin, che insieme con la figlia Neige De Benedetti, ha presentato ieri sera all'Auditorium Parco della Musica di Roma il libro 'La notte di Mattia'. Una fiaba di cui la mamma ha scritto il testo e la figlia ha scattato le molte foto che lo illustrano.
"Il testo -racconta De Villepin all'ADNKRONOS- l'avevo scritto parecchi anni fa, quando ero stata colpita da un lutto. Poi l'ho conservato e dopo parecchi anni Neige l'ha ritrovato, l'ha letto ed entusiasta mi ha chiesto di pubblicarlo. Ho accolto la sua proposta, a patto però che lei lo illustrasse". E il risultato è un libro in cui testo e immagini si fondono in un unicum inscindibile.
"Illustrare una fiaba con la fotografia è stato molto interessante -spiega all'ADNKRONOS la giovane Neige, che dice di essersi ispirata per le immagini alla pittura romantica di Caspar Friederich- anche perché non avevo esempi da seguire. La fiaba dà una dimensione onirica, grazie alla quale puoi esprimere il fantastico, anche se però si devono affrontare situazioni complicate, perché non si trovano tutti i giorni delle fate vestite di veli da fotografare. E' chiaro -conclude- che molto del lavoro è stato fatto in postproduzione".
Il libro è stato presentato da Wlodek Goldkorn e Ranieri Polese, con letture di Margherita Buy e Sergio Rubini. Il nonno di Neige, l'ingegner Carlo De Benedetti, e il papà Rodolfo erano in prima fila.
Una precisazione: questo video-clip nasce unicamente dal mio incontenibile e fobico "bisogno del fare", per dare piacere ai miei neuroni quando davanti ai miei occhi si presentano parole ed immagini che grondano "poesia". Questa idea del libro a due mani -di madre e figlia- è stata la prima molla (inconscia o meno che sia) a far scattare il mio interesse; poi, la storia raccontata e le immagini fotografiche che la illustrano hanno fatto il resto. E' con vero piacere che ho "perso" un'ora del mio tempo nel realizzarlo. PS: Le due donne non hanno certo bisogno della mia pseudo creatività per la promozione del loro libro.....che a parte, veramente tutto, è un "sogno" che ognuno dovrebbe regalarsi.
“La notte di Mattia”, è una fiaba per immagini di Emmanuelle De Villepin e Neige De Benedetti. Una storia di fate, streghe, folletti, scritta quando l’autrice aveva sedici anni e riscoperta a didtanza di molto tempo, grazie alle illustrazioni che hanno saputo interpretare nel profondo lo spirito del racconto.
«Illustrare una fiaba con la fotografia è stato molto interessante», ha spiegato la giovane Neige, che dice di essersi ispirata per le immagini alla pittura romantica di Caspar Friederich, «anche perché non avevo esempi da seguire. La fiaba dà una dimensione onirica, grazie alla quale puoi esprimere il fantastico».
Al centro della vicenda Mattia e il suo amore per la fata Natura che gli disvela i piaceri e le sofferenze inscindibili del sentimento amoroso. Un’allegoria del lutto, quello della morte di un fratello giovane, che si trasforma in ricerca e speranza di poter ritrovare un giorno le persone amate.
Le immagini in chiaro che ho utilizzato (15) sono quelle presenti nel volume e sono di Neige De Benedetti. Le mie elaborazioni (30) non le hanno "stravolto" ma semplicemente le hanno "accolte e presentate"....mi auguro.