Le avanguardie storiche sono profondamente condizionate dall’irruzione di una nuova temporalità (interiore, inclinata, comica, piena e aperta) che caratterizza tutte le arti del Novecento: il tempo diventa il “frullatore ossessivo” di ogni specificità linguistica, della separazione dei linguaggi, delle differenze tra cultura umanistica e scientifica, della distanza culturale tra Oriente e Occidente, afferma Achille Bonito Oliva. Il volume, introdotto da un saggio di Massimo Cacciari, è diviso in sezioni tematiche: architettura, musica, teatro, cinema, arti visive, new media, fotografia, letteratura, affidate a noti intellettuali specialisti in materia, e si conclude con un saggio di sintesi e raccordo dell’ideatore del progetto. Ogni saggio è accompagnato da quattro ‘medaglioni’, brevi interventi affidati ad artisti e studiosi che indagano un autore, un’opera o un aspetto della contemporaneità legato alle sezioni tematiche. Un ricco ed esplicativo apparato iconografico illustra i saggi: ogni autore partendo dalle definizioni date al tempo da pensatori e scienziati come Freud, Nietzsche, Einstein, Marx, Proust e molti altri, analizza le rappresentazioni che ne hanno dato artisti, musicisti, poeti, letterati, architetti, fotografi, come Giorgio de Chirico, Andy Warhol, Allan McCollum, Duglas Gordon, Pedro Almodovar, Julian Schnabel, Mike Kelly & Paul McCarthy, Signmar Polke, Loris Cecchini, …, che pur operando con linguaggi diversi tra loro, sono tutti segnati dall’incursione del tempo nel processo creativo e nella fruizione dell’opera.
Il filo conduttore di questo volume è il tempo comico da Nietzsche definito come il tempo dell’irrilevanza, della fine del valore della cosa in sé, il tempo della vita immediata invece che dello spirito assoluto, verso una ineluttabile frammentazione dell’immagine; è perdita dell’assolutezza e avvento del relativo, come distruzione della serietà, del tragico e affermazione dell’effimero, dell’illusorio, del divertente. Le figure del tempo comico sono, come afferma Bonito Oliva, vane apparenze, simulacri risibili e spesso improbabili che si sostituiscono all’umano.
Sommario
INTRODUZIONE Da Hegel a Duchamp di Massimo Cacciari
MUSICA Le afasie del cuore. Epifanie del “tempo comico” nella musica del Novecento di Guido Barbieri Le strutture temporali nell’opera di Edgard di Varèse Helga de la Motte Studio di un labirinto acustico di Lucia Ronchetti Il simulacro del tempo di Marco Angius La durata delle cose di André Eiermann
ARCHITETTURA Il secolo dei paradossi di Fulvio Irace Storie di pesci di Jeffrey Schnapp Giuseppe Terragni di Giorgio Ciucci Il Mobile Infinito di Peter Weiss Lezione di sintesi da Le Corbusier di Carlo Olmo
ARTI VISIVE Il ridicolo sublime di Stefano Chiodi Gino De Dominicis di Gabriele Guercio Il padre dell’arte moderna di Arturo Schwarz Mike Kelley e il comico di John Welchman Magritte. “L’arte pittorica” come “arte della somiglianza” di Angelo Trimarco
CINEMA La velocità e la metamorfosi il tempo del comico di Paolo Bertetto Come vinsi la guerra (The General) di Buster Keaton di Mary Ann Doane Susanna (Bringing up Baby) di Howard Hawks di Veronica Pravadelli Jerry Lewis nell’Idolo delle donne (The Ladies Man) di James Naremore Totò, Peppino e… la malafemmina di Camillo Mastrocinque di Gianni Canova
NEW MEDIA Imparare a ridere e restare perfettamente pessimisti di Valentina Valentini Matthew Barney di Massimo Fusillo On detourne. Godard e il comico di Jorge La Ferla L’arte che morì dal ridere di Paolo Rosa (Studio Azzurro) Wrap around the world di Nam June Paik di Jean-Paul Fargier
TEATRO Il dio selvaggio. Il comico come invenzione linguistica nel teatro del Novecento di Lorenzo Mango Un pensatore mancino. Valentin e Brecht di Mara Fazio Dal corpo grottesco al mondo grottesco di Antonio Attisani L’allegra malinconia di Beckett di Sandro Lombardi Un comico anarchico di Toni Servillo
FOTOGRAFIA Il tempo diverso della fotografia di Claudio Marra Emanuela De Cecco di Cindy Sherman La rivoluzione pornografica: palingenetica obliterazione dell’incosciente che si infutura nell’antropomorfismo universale (Kant) di Ando Gilardi Diane Arbus, il poetico grottesco di Federica Muzzarelli L’oca e il mulino di Ferdinando Scianna
LETTERATURA Accrescimento di vitalità e coraggio di morire di Andrea Cortellessa Il comico assoluto, ovvero l’apocalisse di Giuseppe Montesano Per una storia del fou rire di Edoardo Sanguineti La comicità in Beckett di Aldo Tagliaferri Guizzardi e altre comiche di Marco Belpoliti
POSTFAZIONE La porta dell’attimo: i portatori del tempo di Achille Bonito Oliva
APPARATI 476 Lemmario a cura di Riccardo Venturi Bibliografia generale a cura di Andrea Cortellessa
Il curatore -
Achille Bonito Oliva è professore di Storia dell’arte contemporanea all’Università La Sapienza di Roma. Curatore della XLV Biennale di Venezia e di numerose mostre nazionali e internazionali fra cui: Amore mio (1970), Vitalità del negativo (1970), Contemporanea-Arte (1973), Aperto ‘80 (1980), Avanguardia Transavanguardia (1982), Ubi Fluxus ibi motus (1990), Mario Schifano (2008), Mettere all’Arte il Mondo: Alighiero & Boetti (2009), Gino De Dominicis. L’immortale (2010). Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres de la République Française, ha ricevuto il premio per la critica Biennale di Pechino. Tra le sue pubblicazioni: Il territorio magico (Centro DI, 1971); L’ideologia del traditore (Electa, 1976); La Transavanguardia italiana, (Politi, 1980); Dialoghi d’artista (Skira, 2008).
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