Mamma voglio fare l’artista! Istruzioni per evitare delusioni
Torna a farsi sentire la voce più irriverente della critica d’arte italiana con un libro dedicato agli aspiranti artisti, un vademecum che intreccia serio e faceto, pragmatismo e gusto del paradosso, con la consapevolezza di chi osserva il sistema dell’arte “da dentro”. Cosa deve aspettarsi chi decide di intraprendere la difficile strada dell’artista di professione? Lo racconta in prima persona chi è stato in primo luogo un artista, senza raggiungere il successo sperato, oggi curatore e critico affermato: fin da quando comunica la sua decisione in famiglia deve affrontarne a testa alta i pregiudizi; deve trovare le motivazioni per alimentare le proprie ambizioni; confrontarsi con la solitudine del suo studio, l’invidia dei colleghi, le probabili ristrettezze economiche; deve addentrarsi nella giungla di galleristi e curatori, interpretare il giudizio dei critici e, spesso, accettare le disillusioni di un successo di breve durata. È un percorso arduo che può portare chi lo affronta all’amara conclusione che artista di talento non è; può anche viceversa condurre al riconoscimento, ma la via della fama è irta di ostacoli e trabocchetti. Un libro ironico, a tratti graffiante, ma sempre lucido e onesto in cui Francesco Bonami rivela anche molto di sé: “ho svelato debolezze e amarezze nella speranza che dal mio racconto abbastanza sincero possiate trarre qualche intuizione, qualche regola o suggerimento che vi accompagni lungo la strada del mestiere d’artista con più realismo, ma anche più entusiasmo”. Grazie a questo volume Electa si propone di raccontare l’arte in modo differente, non convenzionale, con lo scopo di avvicinare alla materia un pubblico sempre più ampio. Bonami conduce, come un Virgilio contemporaneo, il giovane potenziale artista dentro l’Inferno, il Purgatorio ed il Paradiso del sistema dell’arte. | |
Critico e curatore di fama
internazionale, Francesco Bonami è stato dal 1999 al 2008 Senior Curator
del Museum of Contemporary Art di Chicago. È direttore artistico Enel
Contemporanea e Fondazione Pitti Immagine Discovery. È direttore
artistico della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. Curatore
di numerose mostre internazionali, nel 2003 ha diretto la 50° edizione
della Biennale di Venezia. Nel 2008 cura Italics: Italian Art Between
Tradition and Revolution, 1968-2008 a Palazzo Grassi a Venezia. Nel 2010
diventa curatore della Biennale del Whitney Museum of American Art. Ha
curato personali di Rudolf Stingel, Damien Hirst, Maurizio Cattelan,
Takashi Murakami, Yan Pei Ming e Jeff Wall. Collabora con “La Stampa”,
“La Gazzetta dello Sport”, “Vanity Fair”, “Icon”, “Flair”, “Donna
Moderna”, “Grazia Casa”, “Wired” e “Il”. Dirige la rivista “Anew”.
Attualmente anima su Sky Arte il programma “Potevo farlo anch’io”
insieme ad Alessandro Cattelan. Tratto da Electa |