"Il
concepimento di un'opera d'arte è un processo interiore. Esso rimane, in
ogni singolo caso, circondato dalle tenebre come la nascita del nostro
mondo - qualcosa di inafferrabile, un fenomeno divino, un mistero.
L'unica cosa a noi consentita è ricostruire a posteriori tale
concepimento, e anche questo possiamo farlo solo in una certa misura. Ma
se non altro, muoveremo qualche passo verso il labirinto impenetrabile.
Cercherò di distinguere con chiarezza: noi non siamo in grado di
spiegare personalmente il segreto della creazione, così come ci è
difficile rappresentare i concetti di elettricità, di forza di gravità o
di magnetismo. Possiamo solo stabilire alcune leggi fondamentali, sulla
base delle quali tali concetti si manifestano. Dobbiamo quindi, nel
corso della nostra ricerca, mantenere un estremo rispetto ed essere
sempre consapevoli del fatto che l'atto artistico vero e proprio avviene
in uno spazio che non ci è accessibile e che, pur con un dispendio
estremo di fantasia e di logica, siamo in grado di trattenere soltanto
un'immagine-ombra di quel processo, ma pur sempre solo un'immagine."
Avete appena letto un passo della conferenza 'Il mistero della
creazione artistica' tenuta da nel 1939 a New York e proposta per la
prima volta in lingua italiana nella traduzione di Giovanna Albonico. Il
volume, edito da Pagine d'Arte, piccola ma raffinata casa editrice che
si contraddistingue per l'attenzione con cui unisce testi ricercati e
originali a immagini di qualità, è illustrato da una scelta di immagini
fra le quali l'acquaforte di Rembrandt Faust, di cui viene anticipato un
particolare in copertina.
Sostiene Zweig nel testo della sua conferenza che il segreto più
profondo del nostro mondo è legato alla creazione. È il prodigio di
qualcosa che ha origine dal nulla e resiste nel tempo - qualcosa di
eterno come il cielo, la terra, il mare - un prodigio che si attua nel
mondo dell'arte. Un dipinto, una melodia e la poesia che toccano la
nostra anima e rivelano che un essere umano come tutti gli altri è stato
capace di creare qualcosa che procede dall'effimero al duraturo, come
fosse l'autore di un geniale atto divino.
Stefan Zweig (1881-1942), di famiglia ebraica, fu tra gli scrittori più
popolari del primo Novecento e maestro del genere bi
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