"Bituntum,
chiamolla il Volterrano descritta nella sua Cosmografia da
Plinio sette miglia lungi dal Mar Adriatico, o Jonio, e detta
già Bonum totum, dallo che poi ne sia nato corrottamente il nome
di Bitonto", dice il Razzano, e se gli sottoscrive Leandro
Alberti.
Una delle più fertili Città dela Peucezia la
dimostra la grande abbondanza Grano, Olio, e Mandorle, che
produce il suo territorio, e delizioso, ed odorifero per la
quantità dei suoi Cedri, Aranci, e Limoni. È ricca così di
Popoli, come di tutto il necessario alla natura humana; fu già
posseduta con titolo di Marchese dagli Acquaviva, fra i quali fu
Giulio Cavaliere noto, non solo per la nobiltà del sangue, che
per le doti dell'animo, e per le militari imprese, essendo
Capitano di Milizie, molto caro a Ferdinando d'Aragona Re di
Napoli, oggi riposa sotto il Dominio Regio, numerata di
quattromila Famiglie, con più di ventimila anime.
Di considerazione è la sua Cattedrale ed il Palazzo del Vescovo,
suffraganeo all'Arcivescovo di Bari, per le comode stanze, e la
Basilica per la famosa struttura, essendo situata nella Piazza
maggiore con quadruplicato ordine di colonne di finissimi marmi,
con vago coro, pulpito, organo, pitture, ornamenti, e tutte le
suppellettili necessarie per il sacrificio incruento di molto
prezzo, e bontà, e consacrata al Santo
Martire suo protettore Valentino, assistendo a Divini Officj,
trenta Canonici, de' quali un'Archidiacono, un'Arciprete, due
Cantori, ed un Maestro di Cerimonie, con altri 150 tra
Sacerdoti, e Clerici, che ministrano alla Chiesa, da cui sola si
prende il Sacramento dell'Eucaristia per lo Vatico degli Infermi
a tutta la Città, benchè vi siano dodici altre Parrocchie, che
hanno il Fonte Battesimale, ma non già l'Eucaristia, e l'Olio
Santo.
Ha la Mensa Vescovile, da 2500 scudi di annua rendita, e la più
ricca delle Parrocchie da 300. In molti conventi s'osservano le
Regole più strette della nostra Santa Religione, uno dei quali è
d'Olivetani, e sei di Mendicanti, con due Monisteri di Vergini
Claustrali, cinque Confraternità di Laici, Ospedale, e Monte
della Pietà, per li Poveri, ricco di annui docati quattro mila.
Molti huomini letterati, e di conto son da questa usciti, fra
quali non si devono tralasciare Monsig. Cornelio Musso suo
Prelato , e Predicatore celebre al Mondo, un'Antonio de' Padri
Minori anche eloquentissimo Predicatore, ed un Mariano
dottissimo nelle dispute de' Padri Predicatori.
Le Famiglie, che si distinguono, da' Popolari con nota di
Nobiltà sono: Affaitati, Alitti, Baroni, Bove, Gentili, Giannoni,
Girardi, Ildaris, Labini, Di Lucio, Maggiori, Paduli, Planella,
Perrese, Regna, Rogadei, Saluzzi, Sassi, Scaraggi, Silos, Tacola,
Valeriani, Veritate, Volponi, & altri."
Abate Giovanni Battista Panichelli (1641-1695) |