Bari
- Città vecchia
I visitatori di Bari restano ammirati dal suo sviluppo moderno,
dalle sue nuove architetture, dalle lunghe strade diritte che
formano una grande scacchiera, dagli eleganti negozi che sono lo
specchio di gusti molto progrediti. Bari è la città della Fiera del
Levante, pulsante di traffici e di scambi, città attiva che in
questi ultimi anni ha ricevuto una più dinamica spinta al progresso
dall'ansiosa operosità dei suoi cittadini, cui si deve in misura
rilevante il suo recente avvio ad una struttura industriale più
avanzata.
Ma
Bari non è solo questo. Bari è 'due' città. L'altra, quella antica,
non la si può incontrare a caso, come può accadere in molti altri
centri storici della nostra Penisola.
Bari antica bisogna andare a cercarla. Le sue vecchie strade
tortuose, i suoi monumenti romanici, gli archi le 'corti' medievali
formano un tutto organico completamente staccato dalla città nuova
che fu iniziata nei primi anni di due secoli fa sotto gli auspici di
Gioacchino Murat.
Forse per questa sua condizione quasi unica fra tante vicende
urbanistiche, il borgo medievale di Bari costituisce una scoperta
che ha dell'imprevedibile. "Bari vecchia - ha scritto
Cesare Brandi - è l'aggregato arabo, e quando non è
Gerusalemme, è Damasco: le volte hanno il senso del mercato coperto,
che sia Bazar o Suk. E sono anche le volte di un paese che vuole
deviare e rompere i venti gelidi che vengono dal Settentrione, e
ripararsi dal sole che, d'estate, ossia per otto mesi, calcina gli
occhi e le pietre".
Brindisi
- S.Giovanni al Sepolcro
In una città dove ad ogni passo si possono trovare le vestigia
dell'Impero Romano, superba fra tutte e viva come allora, una delle
due colonne che segnavano il termine della via Appia, si erge la
Chiesa di S.Giovanni al Sepolcro.
Una
costruzione di stile romanico a pianta circolare, eretta dai
Templari nell'XI secolo e passata poi ai Cavalieri del S.Sepolcro.
Di potenza suggestiva, nella sua nuda semplicità, è oggetto di
ammirata attenzione e di profondo interesse da parte di chiunque si
soffermi a visitarla.
Particolarmente notevole il portale principale architravato e ornato
di rilievi, incorniciato da un protiro a cuspide su due colonne
sostenute da leoni, con capitelli a figure fantastiche.
Nell'interno, il tetto - costruito in luogo della cupola crollata -
è sostenuto da otto colonne di cipollino e di granito, sormontate da
capitelli di diverso ordine.
Alle pareti della Chiesa figurano ancora preziosi resti di affreschi
del XVI secolo.
Gallipoli
- Fontana antica
Questa
graziosissima cittadina, tutta bianca, protesa nel mare, fondata dai
tarantini, più volte conquistata, saccheggiata e ricostruita, nel
continuo susseguirsi di popoli di diversa origine, fu sempre contesa
nei secoli per la sua naturale posizione che la rendeva una fortezza
difficilmente espugnabile.
Nel cuore della città, veramente degna di attenzione, si erge la
fontana Ellenistica, ricostruita nel 1560, nella cui facciata
posteriore, fra le cariatidi sostenenti un frontone di stile
barocco, sono inquadrati tre rilievi antichi molto corrosi,
rappresentanti la metamorfosi di Dirce, Salmace e Biblide,
trasformate in fonti d'acqua.
Molfetta
- San Corrado
Molfetta
è il più ricco e più attivo peschereccio porto della Puglia e di
tutto il basso Adriatico. I pescherecci molfettesi si spingono fino
ai più lontani porti mediterranei. Le 'paranze' rientrano al
tramonto, dopo lunghi giorni di pesca, e si allineano davanti alla
banchina del molo, sullo sfondo rosato della bella chiesa di San
Corrado con i suoi due campanili uguali, le sue tre cupole
prismatiche simili a 'tende tartariche' e l'abside sbrecciato dai
flutti nei giorni rabbiosi del maestrale.
Questo San Corrado, protettore di Molfetta, è una storia gentile
della religiosità pugliese. Era nato nella reggia di Ratisbona verso
il 1105, da Enrico III di Baviera e da Vulfide di Sassonia. Venne in
Italia e si ritirò monaco nel chiostro di Chiaravalle, con San
Bernardo. Poi volle andare pellegrino in Terra Santa. Al ritorno si
ammalò e sostò nell'ospedale dei Crociati di Molfetta, verso il
1152. Un giorno anch'egli volle recarsi a piedi a pregare sulla
tomba di San Nicola di Bari, meta di tanti pellegrini. Debole e
sfinito, sulla via del ritorno si fermò in una grotta presso
Modugno, dove visse da eremita sino alla morte (1154) , già da tutti
venerato.
Poco tempo dopo, il suo corpo fu trasportato nel tempio a lui
dedicato in Molfetta, finito di costruire allo scadere del secolo.
La Chiesa di San Corrado, adagiata sul mare alla confluenza di un
labirinto di vie che s'intrecciano nel chiuso borgo medievale, è già
da lontano una visione incantevole. Ma la luce rappresa nelle sue
tre cupole serba un'atmosfera misteriosa che oltrepassa la
suggestione esterna della pietra dorata dal sole nell'azzurro
sconfinato, del mare e del cielo.
Troia
- la cattedrale - il pulpito
La Cattedrale di Troia, capolavoro dell'architettura
romanica, è una delle costruzioni più interessanti della Puglia.
Fu
fatta erigere nel 1093 dal Vescovo Girardo e completata dal Vescovo
Guglielmo II, sotto il quale venne anche consacrata.
Stupenda nella facciata, per la mirabile fantasia delle forme e
degli ornati, e per il portale chiuso da una bellissima porta di
bronzo, sulla quale sono incise numerose figure di carattere
bizantino, è altrettanto bella all'interno per la sua semplice
austerità.
Sotto una delle tre navate è il pulpito. Di forma quadrangolare,
sostenuto da quattro colonne, con capitelli, cornici e pilastri a
vivaci sculture di diversa provenienza.
Nella parte anteriore il leggio di lettura del Vangelo, come in
altri pergami dell'architettura dell'epoca, è sostenuto dall'aquila.
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Ultimo
aggiornamento:
13-02-22
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